Centocinquant'anni è una vita breve per un ippocastano. Minacciato dai parassiti che lo consumano, l'albero si ricorda della vita troppo breve di quella ragazza che visse per due anni, in clandestinità, al numero 263 di Prinsengracht. Dal suo lucernario, lei scriveva nel suo diario le trasformazioni dell'albero nell'alternarsi delle stagioni, unico segno del trascorrere del tempo e della vita che fuori continuava. Accadeva ad Amsterdam durante la Seconda Guerra Mondiale e la ragazza si chiamava Anne Frank. A quell'ippocastano, oggi, il compito di raccontare la sua storia.
Centocinquant'anni è una vita breve per un ippocastano. Minacciato dai parassiti che lo consumano,
l'albero si ricorda della vita troppo breve di quella ragazza che visse per due anni, in clandestinità, al numero 263 di Prinsengracht. Dal suo lucernario, lei scriveva nel suo diario le trasformazioni dell'albero nell'alternarsi delle stagioni, unico segno del trascorrere del tempo e della vita che fuori continuava. Accadeva ad Amsterdam durante la Seconda Guerra Mondiale e la ragazza si chiamava Anne Frank. A quell'ippocastano, oggi, il compito di raccontare la sua storia.